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MOSTRA PORTFOLIO 2018

Mercoledì 29 Novembre al Palazzaccio si tornerà a parlare di Portfolio

Alessandro Bencivenni come sempre ci introdurrà l’argomento.

I soci sono invitati a portare le loro idee, progetti o anche solo una serie di immagini

dalle quali si partirà per sviluppare i lavori che verranno esposti il prossimo Febbraio a San Giovanni in Persiceto alla mostra “Portfolio 2018”.

Cos'è il Portfolio fotografico?

Il Portfolio fotografico può essere tante cose e avere molteplici funzioni.

Più comunemente è una raccolta di immagini del nostro/vostro lavoro.

Il numero varia a seconda della destinazione e successivo utilizzo.

Sul piano commerciale il portfolio è una selezione di immagini che rappresenti un’idea complessiva delle proprie attitudini lavorative da proporre ai possibili futuri clienti, diversamente per chi utilizza la fotografia come mezzo espressivo o perché interessato al mezzo artistico le cose cambiano.

Il portfolio è un insieme uniforme di immagini organizzata intorno ad un tema, dal quale emerge la capacità espressiva, la capacità creativa, la tecnica e lo stile del fotografo.

Una narrazione che avviene su molteplici livelli, ed il frutto di un lavoro molto complesso.

Per questo può presentarsi in forme assai diverse: narrazione cronologica di una storia, ma anche, un insieme di elementi e associazioni comuni che tengono assieme le immagini: l’aspetto grafico, la composizione, l’uso del colore o non colore, la coerenza formale.

Il Portfolio può partire da un progetto ben definito, in questo caso le fasi necessarie alla sua creazioni saranno:

• Scelta dell’argomento

• Scelta della modalità di rappresentazione

• Fase di ripresa

• Editing (cioè la selezione delle foto e il loro ordine di presentazione)

• Postproduzione

• Stampa

• Presentazione

Un buon esercizio è anche quello di lavorare al contrario, partire da una sola immagine o da una serie di immagini che abbiamo scattato senza pensare ad un progetto definito cercando di dare loro un ordine e uno sviluppo narrativo.

Nella creazione di un portfolio è sempre consigliabile scegliere una foto di apertura e di chiusura, considerando che il verso di lettura (anche fotografico) di noi occidentali è da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso, la foto di apertura dovrebbe portare il nostro occhio dentro il progetto, e dovrebbe anche essere esteticamente una delle più forti.

La foto di chiusura dovrebbe invece mettere un punto al lavoro, e definirne la conclusione.

Il lavoro dovrebbe essere coerente, evitare di passare da immagini scattate con ottiche estremamente diverse. Non ripetere immagini troppo simili a meno che il progetto non lo richieda, avere Il coraggio di escludere foto belle o che riteniamo importanti vale anche per questo punto, se abbiamo due foto simili o con lo stesso soggetto e non sappiamo quale scegliere dobbiamo ragionare su quale delle due (o più) meglio si adatta al progetto, e necessariamente dobbiamo scartare l’altra (o le altre).

Convinti come sempre che le regole vadano anche infrante cerchiamo comunque sempre di sfuggire la banalità, essere evocativi e non didascalici, non prevaricare la lettura dello spettatore e introdurre un elemento di ambiguità.

Questa è la definizione ufficiale della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche):

“Si può intendere per “portfolio” un complesso coerente di immagini finalizzate a esprimere un’idea centrale. I soggetti delle singole foto (il “cosa”) e il modo scelto dal fotografo per rappresentarli e ordinare le immagini in sequenza utilizzando il valore espressivo degli accostamenti (il “come”) devono essere in grado di comunicare con logica e chiarezza l’idea scelta dall’autore e, cioè, il significato del portfolio (il “perché”). I “significati” possono spaziare in molte direzioni: documentaria – narrativa tematica o artistica – creativa – concettuale o altre ancora.”

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